elettrostimolazione quadricipite

Salve a tutti. A mia moglie (58 anni) a metà dicembre è stata impiantata una protesi d'anca. L'intervento è stato molto laborioso, sia per le condizioni di danneggiamento per usura della struttura ossea, sia per forte osteoporosi al bacino, che ha costretto l'operatore a fissare la coppa acetabolare con due viti. A distanza di 2 settimane, risulta un danno (ancora da quantificare con elettromiografia)al nervo femorale, e il quadricipite, o meglio il retto mediale, praticamente non si contrae. Sia l'ortopedico che il neurologo hanno ordinato, insieme alla fisoterapia, elettrostimolazione del muscolo.L'apparecchio che ho preso in locazione, pur applicato dal tecnico specialistico, produce l'effetto di scarica elettrica (avvertita nettamente da mia moglie), ma non contrae per nulla (almeno visibilmente) il muscolo.
Abbiamo provato anche sula gamba sana, ma l'effetto è lo stesso. Entrambi i medici specialisti mi dicono che , così senza contrazione visibile, l'applicazione non serve a nulla .
Però, applicando l'apparecchio a mio figlio,(28 anni e buonastruttura muscolare) l'effetto contrattivo è evidente. Come mi consigliate di regolarmi?

Salve !! mi spiace molto per sua moglie, la possibilita' di recupero non e' certa ma abbastanza alta, il tempo , la fisioterapia manuale con tecniche conoscitive e di potenziamento della conduzione nervosa periferica e l'elettrostimolazione faranno il possibile per il recupero non forse completo del territorio innervato dal danno al nervo durante l'intervento.

Comunque , io sono d'accordo con i medici nel pensare che un buon programma di elettrostimolazione per denervamento sia capace di dare una visibile contrazione muscolare .

Consiglio quindi di rivolgersi ad un altro fornitore di apparecchiature elettromedicali , se fosse nel territorio di Roma mi contatti pure e cerchero' di aiutarla attraverso i miei canali di conoscenze.

A sua disposizione per info al num. 068860490

Cordiali saluti

Lazzari Riccardo

Purtroppo abito in provincia di Napoli, altrimenti ben volentieri avrei approfittto della sua cortese collaborazione. Grazie comunque: vuol dire che cercherò ancora in zona sperando in migliori risultati.

A distanza di tempo la contatto di nuovo , sempre a proposito dei postumi da intervento di protesi d'anca subito da mia moglie, per chiedere un ulteriore consiglio.
Innanzi tutto possiamo tirare un sospiro di sollievo perché, trovato un buon elettrostimolatore,dopo un mesetto di valida fisioterapia ed elettrostimolazione, mia moglie ha recuperato gran parte della forza muscolare nel quadricipite, tanto da riprendere il lavoro, senza neanche più l'uso delle grucce, già dopo poco più di 2 mesi dall'intervento (non ci avremmo neanche sperato!). Il problema che però si trascina ha due aspetti (non so se interconnessi):
1) Continua ad avvertire una fastidiosissima sensazione di semiaddormentamento all'interno del ginocchio della gamba operata (testualmente : "come di cartone") con effettivo e visibile, anche se ormai lieve, gonfiore della parte
2) Mantiene, e questo è peggio, un'andatura "ondeggiante" come prima dell'intervento ("zoppia da fuga" l'ha definita l'ortopedico, che ha peraltro verificato la perfetta riuscita meccanica dell'intervento stesso).
Vengo alla domanda: ci sono altre modalità di correzione di queste anomalie, da tentare per migliorare lo status?(ginnastica corettiva, acqua-gym, massaggi, o non so altro cosa?)
Grazie per l'attenzione che vorà dedicarmi.

Buonesera e ben trovati,
sono felice di sapere che le cose procedono sempre meglio. L'addormentamento della parte interna del ginocchio passerà dopo parecchio tempo ed è dovuto all'intervento che traumatizza anche le terminazioni nervose. Il gonfiore passerà con l'andare del tempo e le terapie associate (tens, ghiaccio, tecar, ecc.). Il miglioramento dell'andatura viziata da zoppia permane anche dopo l'intervento perchè il sistema nervoso centrale ed il sistema nervoso periferico ha tuttora in memoria l'adattamento ed i compensi remoti.
Bisogna praticare solo la rieducazione alla deambulazione e posturale con un fisioterapista che conosca bene gli schemi viziati e li correggerà al migliore dei modi.
Per ulteriori informazioni rimango a Sua disposizione.
Cordiali saluti

Riccardo Lazzari