La riabilitazione dopo la protesi al ginocchio
- Pubblicato: Martedì, 25 Gennaio 2011 00:00
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RIABILITAZIONE POST CHIRURGICA NELL’ARTROPROTESI DI GINOCCHIO
La presente linea guida dovrebbe essere applicata da tutto il team riabilitativo che a vario titolo cura la riabilitazione della protesi di ginocchio, ricordando che ogni protocollo va poi adeguato alle caratteristiche soggettive del paziente.protesi del ginocchio
Obiettivi del trattamento riabilitativo
Prevenzione pericoli legati all’immobilizzazione a letto
- trombosi venosa profonda
- embolia polmonare
- ulcere da decubito
Garantire un’adeguata ripresa funzionale
- potenziamento muscolatura ginocchio
- ripresa AVQ requisito minimo raggiungimento flessione 90°
- permettere deambulazione autonoma con/senza ausilio di supporti.
Giorno zero:
Il giorno zero è quello in cui viene effettuato l’intervento e nel quale comincia il trattamento riabilitativo mediante la somministrazione di un farmaco atto a prevenire la trombosi venosa profonda, che verrà sospeso al ventottesimo giorno post- operatorio.
A) Mobilizzazione di caviglia
B) Immobilizzazione arto operato in doccia di gommapiuma con cuscino sotto caviglia per ottenere la completa estensione del ginocchio
Dal primo al secondo giorno post-operatorio
In questo lasso di tempo viene svolta:
- Ginnastica isometrica mm. glutei-quadricipide-ischiocrurali
- Ginnastica collo piede
- Crioterapia
- Deambulazione con tutore bloccato 0° (carico parziale 50%) con girello.
Terzo giorno post-operatorio
In questo giorno inizia la riabilitazione mediante:
- Kinetec: a partire da 20° di flessione ed aumentando di 5°/ die fino a raggiungere i 120° (mobilizzazione continua passiva completa) 2-3 ore al giorno.
- Lavoro attivo/ passivo in estensione
- Crioterapia
- Insegnare al paziente ad eseguire i passaggi posturali
- Dal letto alla sedia
- Dalla sedia ai servizi igienici
Quinto giorno post-operatorio
Nel quinto giorno la riabilitazione è composta da:
- Ginnastica propriocettiva: recupero veloce del controllo e della forza del quadricipite, per permettere al paziente di deambulare senza tutore.
- Massoterapia per favorire la lisi di aderenze periarticolari.
- Crioterapia
Dal sesto al quattordicesimo giorno post-operatorio
Durante questo periodo avviene l’aumento progressivo del carico fino a raggiungere il 100 %.
- La deambulazione con due canadesi con carico totale a 2 tempi
E’ indispensabile che il paziente raggiunga un range articolare di 0°- 90° nelle prime due settimane.
- Esercizi di mobilizzazione attiva- assistita per estensione e flessione in catena cinetica aperta.
- Crioterapia
Dal quindicesimo al ventesimo giorno post-operatorio
In questo periodo vengono rimossi i punti di sutura se la ferita lo consente :
- Massaggio di scollamento della rotula dopo rimozione punti
- Il paziente è sottoposto ad idroterapia
- Esercizi di auto- allungamento alla spalliera (catene posteriori)
- Elettrostimolazioni del vasto mediale e laterale.
Ventunesimo giorno post-operatorio
Nel ventunesimo giorno post-operatorio viene effettuato l’esame stabilometrico e baropodometrico.
La riabilitazione è svolta mediante:
- Deambulazione con una canadese in controlaterale ma solo se la flessione è maggiore di 90° e l’estensione è completa
- Parallele con ostacoli
- Scale
-Training stabilometrico
- Semipiegamenti fino a 90° bipodalico (squat in catena cinetica chiusa)
Trentunesimo giorno post-operatorio
La riabilitazione è caratterizzata da:
- Deambulazione senza ausili
- Piegamenti completi con flessione maggiore di 90°.(squat monopodalico)
- Step a cicli ripetuti
N.B. L’abbandono di ogni ausilio per la deambulazione è legato al grado di “sicurezza” del paziente.
Dott. Fabio Cerza