Spett.le Physiolab Roma,
mi chiamo Veronica Giunta, sono una studentessa di 24 anni.
Vi scrivo per chiedere un consulto in merito ad una forte trauma distorsivo a carico della caviglia e piede sinistro verificatosi lo scorso 7 luglio.
Al momento del trauma indossavo dei tacchi molto alti e ho subito una distorsione ad inversione. Il dolore è diventato insopportabile dopo pochi minuti dal trauma ed è aumentato di intensità nelle ore successive, impedendomi di appoggiare il piede al suolo. Il gonfiore sebbene presente appariva di media intensità e non erano visibili ematomi.
Recatomi al pronto soccorso non è stata eseguita una lastra, ma è stato consigliato riposo e cura con anti-dolorofici per una settimana. Tuttavia benchè il dolore stesse diminuendo, il piede aveva perso notevolmente di sensibilità sia termica che tattile e avvertivo un formicolio e dolore pungende- quasi come delle lame in particolare sulla zona lesionata.
Dopo circa 10 giorni dal primo trauma ho subito un' altra distorsione - il piede infatti a causa della limitata sensibilià è ruotato innavertitamente mentre mi trovavo a casa. Recatami dal medico è stato eseguito un bendaggio funzionale e riposo. Durante i giorni seguenti ho evitato il carico totale, e quando il dolore sembrava migliorato ho provato a camminare normalmente in maniera graduale. Tuttavia dopo poche ore dal momento del carico totale prolungato il piede ha cominciato a gonfiarsi e ho cominciato ad avvertire un dolore intenso trafittivo e urente.Per giorni non ho potuto camminare e il dolore è rimasto contante ho pertanto eseguito un risonanza che ha riscontrato un diffuso edema della spongiosa ossea- in particolare nella zona del cuboide.
Dopo aver eseguito per un mese la terapia prescrittami dall'ortopedico consultato basato su riposo, antinfiammatori, fortilase e tecar e laser il dolore sembrava diminuare, nonostante avvertissi un senso di intorpidimento e formicolio e bruciore. Così mi sono recata a camminare sulla spiaggia, come prescritto dal fisioterapista con cui stavo eseguendo un programma di riabilitazione, tendando di caricare normalmente il piede, ma dopo aver camminato per circa cinque mnuti ho avvertito un forte bruciore e dolore che si è acutizzato nelle ore successive tanto da non riuscire ad appoggiare il piede. I sintomi sono come in precedenza dolore trafittivo, che tende ad acutizzarsi in particolare alla sera, gonfiore formicolio e bruciore(come avessi tanti aghi sotto al piede).
Dopo quasi due mesi non so più davvero cosa fare. Tra i vari pareri dei medici consultati, mi è stato suggerito che potesse trattarsi di algo-distrofia.
Mi chiedevo pertanto se potesse darmi dei suggerimenti su eventuali esami diagnostici da seguire e su un eventuale percorso terapeutico.
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese disponibiltà.
Cordiali saluti,
Veronica Giunta